[mat-direttori] Fw: FFO 2014

Daniele Boffi daniele.boffi at unipv.it
Thu Sep 18 18:28:34 CEST 2014


Carissimi,

trasmetto volentieri questo messaggio di Marco Abate che, come al
solito, ci segnala le novita' in anteprima.

Cari saluti,

Daniele Boffi
Coordinatore nazionale CdS in Matematica

Begin forwarded message:

Date: Thu, 18 Sep 2014 18:07:24 +0200
From: Marco Abate <abate at dm.unipi.it>
To: Undisclosed-recipients: <>;
Subject: FFO 2014


Carissimi,

allego (per chi non l’avesse ancora ricevuta) la bozza del decreto 
per il FFO 2014. E’ ancora una bozza, ma di solito le differenze fra la
bozza e il decreto vero sono minime, se non inesistenti. 

La buona notizia e’ il che FFO puro (quota base+quota premiale+quota
perequativa+accordi di programma) e’ rimasto essenzialmente identico a
quello del 2013, dopo anni di continue diminuzioni. Inoltre:
- i criteri di distribuzione sono sensibilmente cambiati rispetto al
2013, e tendono a favorire molto di più la qualità della ricerca e
l’internazionalizzazione rispetto alla qualità della didattica;
- il meccanismo perequativo impedisce una diminuzione del FFO superiore
al 3.5%, mentre non ci sono limite a eventuali aumenti;
- e’ introdotto (anche se i dettagli per il calcolo sono rimandati a un
futuro decreto) l’uso del costo standard per studente per la
determinazione della quota base del FFO;
- sono stanziati i fondi per la VQR 2011-2014;
- si parla di fondi per un rinnovo del PLS per il triennio 2014-2016
(anche se si rinvia a un successivo decreto per le cifre precise).

Qui di seguito trovate i miei commenti in dettaglio.

Ciao,
Marco

**********************************
Commenti sulla bozza FFO 2014:

1. La quota base FFO destinata alle Universita’ statali (escludendo
Istituti a Ordinamento Speciale, Università per Stranieri e Università
Foro Italico) e’ passata da 5.297.957.739 euro a 4.980.983.674, con una
diminuzione assoluta di 316.974.065 euro, e una diminuzione percentuale
del 6% circa;

2. La quota destinata a Istituti a Ordinamento Speciale, Università per
Stranieri e Università Foro Italico è passata da 111.967.000 euro a
104.900.000, con una diminuzione assoluta di 7.067.000 euro, e una
diminuzione percentuale del 6% circa.

3. La quota premiale (destinata a Università statali, Istituti a
Ordinamento Speciale, Università per Stranieri e Università Foro
Italico) e’ passata dal 13.5% al 18% del totale; in termini assoluti e’
passata da 819.000.000 euro a 1.215.000.000, con un aumento assoluto di
396.000.000 euro, e un aumento percentuale del 48% circa.

4. La quota perequativa (destinata a Università statali, Istituti a
Ordinamento Speciale, Università per Stranieri e Università Foro
Italico) e’ passata da 91.000.000 euro a 105.000.000, con un aumento
assoluto di 14.000.000 euro, e un aumento percentuale del 15% circa.

5. E’ stata confermata l’assegnazione di 1.237.000 euro per la
stabilizzazione del personale ex ETI.

6. La quota per accordi di programma (inclusi nel 2013 l’Aquila,
Camerino e Macerata, ma nel 2014 inclusa solo l’Aquila) e’ passata da
218.874.135 euro a 132.575.914, con una diminuzione assoluta di
86.298.221 euro, e una diminuzione percentuale del 39% circa.

COMMENTO: Il totale del FFO puro quindi e’ passato da 6.540.035.874
euro a 6.539.696.588 euro, con una diminuzione assoluta pari a 339.286
euro. In altre parole, il FFO puro 2014 è di fatto *uguale* a quello
del 2013, mentre fra il 2012 e il 2013 c’era stato un calo di circa
l’1.8%, pari a 118.181.464 euro.

7. La distribuzione della quota base per le Università statali avviene
per l’80% in base a quanto attribuito nel 2013 (quota base+quota
perequativa+ulteriori interventi consolidabili) ma (per la prima volta)
per il 20% in base al peso di ciascuna università calcolato tramite
“costo standard di formazione per studente in corso”.

COMMENTO: In principio questa è una novità sensata: stiamo parlando
delle spese di funzionamento, per cui è ragionevole tenere presente
quanto costa ciascuno studente a un ciascun ateneo. Il problema e’ che
il decreto che stabilirà come si calcola il “costo standard di
formazione per studente in corso” e’ ancora in fase di scrittura, e
finche’ non sara’ emanato non sara’ possibile calcolare la quota base
del FFO 2014 di ciascun ateneo. L’anno scorso la quota base fu
distribuita ad agosto 2013, mentre le quote premiali e perequative a
dicembre 2013.

8. 23.447.497 euro sono destinati alla copertura della quota
corrispondente all’incentivazione della chiamata dei ricercatori (a
norma dell’art. 24, comma 3.b. della l. 240/10 e dell’art. 6 del DM
700/13: si tratta dei ricercatori di tipo b) presi in più rispetto al
numero di ordinari chiamati nello stesso periodo) che abbiano preso
servizio entro il 30/4/14 (quindi e’ stata un’incentivazione
una-tantum).

9. La quota premiale verra’ distribuita:

	- 70% in base alla VQR 2004-2010 [nel 2013 era il 90% del 66%,
	  cioè’ il 59.4% del totale] L’indicatore usato in questo caso
	  e’ l’IRFS1 della VQR, calcolato al netto dell’indicatore
	  IRAS3. [Nel 2013 si usava l’IRSF1 al lordo di IRAS3. Nel 2013
	  IRSF1 era parametrato su 16 aree di ricerca, e i pesi di area
	  erano dati dall’incidenza dei prodotti conferiti nell’area;
	  nel 2014 non viene detto nulla su questo.]

	- 20% in base alla valutazione delle politiche di reclutamento
	  [nel 2013 era il 10% del 66%, cioè’ il 6.6% del totale]
	  L’indicatore usato in questo caso e’ l’IRAS3 della VQR.
	  [Anche nel 2013 si usava l’IRAS3, ma considerando solo le
	  aree in cui la valutazione dei prodotti dei soggetti
	  reclutati nell’ateneo fosse almeno pari alla valutazione
	  media nazionale dell’area.]

	- 10% in base ai risultati della didattica con specifico
	  riferimento alla componente internazionale; da questa quota
	  sono esclusi gli Istituti a ordinamento speciale [nel 2013
	  era il 34%, senza riferimenti all’internazionalizzazione e
	  includendo gli istituti a ordinamento speciale] Si usano i
	  seguenti indicatori: numero studenti Erasmus in
	  ingresso/uscita; CFU conseguiti all’estero nell’a.a. 12/13 da
	  studenti iscritti entro la durata normale del corso di studi;
	  numero di laureati nel 2013 entro la durata normale del corso
	  di studi che hanno acquisito almeno 9 CFU all’estero. [Nel
	  2013 gli indicatori erano completamente diversi: nulla su
	  Erasmus o affini, ma solo conteggi sul numero di iscritti
	  regolari e sul rapporto fra CFU previsti e CFU acquisiti
	  dagli studenti iscritti nel 2011/12.]

COMMENTO: Il metodo di calcolo della quota premiale e’ molto cambiato
rispetto all’anno scorso. In particolare, e’ drasticamente diminuito il
peso della componente didattica, che adesso si basa esclusivamente
sull’Erasmus. Tenendo presente che il peso globale della quota premiale
e’ aumentato, e’ possibile che a parità di FFO totale in molti atenei
il FFO 2014 risulti sensibilmente diverso dal FFO 2013 (ma vedi sotto
il commento alla quota perequativa). Inoltre, risulta evidente la
necessita’ di aggiornare la VQR; anche per questo vedi sotto.

10. L’intervento perequativo e’ suddiviso in tre parti:

		A. 15% e’ destinato alle università collegate ad
		aziende ospedaliere nate da ex policlinici a gestione
		diretta, in cui l’ateneo nel 2013 ha pagato il
		personale tecnico amministrativo di area
		socio-sanitaria utilizzato dal SSN [questo non c’era
		nel 2013] B. Quota di salvaguardia: da utilizzare in
		modo da evitare che il FFO 2014 (quota
		base+premiale+perequativo) di ciascun ateneo non scenda
		più del 3.5% rispetto al FFO 2013 [nel 2013 si poteva
		scendere fino al 5% del FFO 2012, e non si poteva
		salire sopra il FFO 2012]

		C. Quota accelerazione (a cui non possono accedere
		Istituti o ordinamento speciale, università per
		stranieri, e Università Foro Italico): l’eventuale
		importo residuo viene distribuito alle università in
		funzione del rapporto fra la percentuale (sul totale
		nazionale) della quota base e la percentuale (sul
		totale nazionale) della quota premiale. Districando la
		formula presente nell’Allegato 2 del decreto, si
		capisce che la distribuzione avviene assegnando a
		ciascuna università un peso pari a:
			- la percentuale di quota premiale, se la
		percentuale di quota base e’ minore di (circa) 0.85 per
		la percentuale di quota premiale;
			- il minimo fra la percentuale di quota
		premiale e la percentuale di quota base altrimenti.
		[Nulla di tutto cio’ era presente nel 2013].

COMMENTO: Il punto A riguarda poche università in Italia. Sul resto,
vale la pena segnalare sia la presenza di un limite di salvaguardia
(-3.5%) migliore di quello dell’anno scorso (era -5%); inoltre
quest’anno e’ possibile (e secondo alcune simulazioni fatte al
ministero sembra succedera’ davvero) che qualche ateneo avra’ un FFO
2014 *superiore* a quello del 2013. E’ difficile valutare a priori
l’effetto della "quota accelerazione”; vedremo quando arriveranno le
cifre effettive.

11. Sono confermati 3.500.000 per le chiamate dirette dall’estero o di
vincitori di programmi di ricerca di alta qualificazione o che siano
già stati in Italia per un triennio con programmi di rientro dei
cervelli o Rita Levi Montalcini [quest’ultimo non c’era nel 2013,
perche’ il primo bando Rita Levi Montalcini e’ del 2011]. Il
cofinanziamento e’ sempre al 50%, tranne per cervelli già rientrati e
Rita Levi Montalcini per cui il finanziamento e’ al 95%. Le domande
devono essere presentate dalle università (in un’unica soluzione) entro
il 1 dicembre 2014.

12. Confermati i 5.000.000 per la nuova edizione del programma Rita
Levi Montalcini. 

13. Consorzi universitari: il totale passa da 38.000.000 a 49.700.000
euro, e con alcuni cambiamenti: 
	- GARR passa da 6.450.000 a 6.000.000
	- ALMALAUREA passa da una quota definita a posteriori da una
commissione a 800.000 euro fissi;
	- CINECA conserva la quota di 12.000.000 per il supercalcolo, e
inoltre riceve 21.200.000 per il contributo al funzionamento dei
servizi per MIUR e sistema universitario [nel 2013 divideva con
Almalaurea un totale di 19.550.000 euro], e 7.500.000 euro per la VQR
2011-2014 
	- riappaiono 2.200.000 per progetti competitivi destinati ai
consorzi universitari che hanno partecipato alla VQR 2004-2010 con
esito positivo [nel 2013 questa voce non c’era]

COMMENTO: c’e’ un significativo aumento del finanziamento al CINECA, e
abbiamo la conferma che la VQR 2011-2014 ci sara’.

14. Interventi per gli studenti diversamente abili: sono confermati
6.500.000 euro, di cui 500.000 destinati agli interventi di sostegno
agli studenti dislessici. Sono distribuiti con gli stessi criteri del
2013.

15. I finanziamenti per il Piano Lauree Scientifiche [erano 2.000.000
nel 2013] sono all’interno di un paniere di 65.185.469 euro
comprendente anche il fondo giovani (vedi sotto); si cita
esplicitamente un “nuovo Piano lauree scientifiche per il triennio
2014-2016".

15. Il finanziamento all’ANVUR scende da 3.500.000 a 1.500.000.

COMMENTO: il cosiddetto “decreto del fare” prevedeva che nel 2014 non
più di 2.500.000 euro potevano andare all’ANVUR dal FFO. 

16. Altri interventi:
	- 171.748.716 euro sono destinati al consolidamento del piano
straordinario associati 2011-2013. Si tratta dei posti già’ assegnati
alle università, senza nessun posto nuovo.

	- l’incentivo una tantum per compensare il blocco degli scatti
	  non c’e’ più (anche se gli scatti sono ancora bloccati) [era
	  di 50.000.000];

	- 4.500.000 per le spese per le commissioni per le abilitazioni
	  [nel 2013 era 5.000.000]

	- 3.500.000 [stessa cifra del 2013] a integrazione
	  dell'indennità INPS per le astensioni obbligatorie per
	  maternità degli assegnisti di ricerca 
	- non ci sono più i 900.000 euro di rimborso degli oneri per
	  visite fiscali

	- 7.600.000 destinati ai tirocini curriculari della durata
	  minima di tre mesi con enti pubblici o privati, cui
	  corrispondono almeno sei CFU, secondo i criteri stabiliti con
	  DM 1044/13 ai sensi dell’art.2, commi 10, 11, 12 e 13 della
	  l. 76/13. [Non c’era nel 2013]

	- 148.046.300 sono distribuiti agli atenei per borse di
	  dottorato e assegni di ricerca. La distribuzione avviene
	  usando i seguenti criteri:
		* qualità della ricerca dei membri del collegio dei
	  docenti del dottorato (peso 40%), misurata con l’indicatore A
	  = R+X usato per l’accreditamento dei dottorati;
		* numero di iscritti al dottorato che arrivano da
	  università straniere (peso 20%);
		* numero di iscritti al dottorato che arrivano da altre
	  università italiane (peso 20%);
		* numero di iscritti con borsa o altro finanziamento
	  moltiplicato per il rapporto fra iscritti con borsa e
	  iscritti totali (peso 20%) [Nel 2013 erano 147.670.581 euro,
	  non facevano parte del FFO, ed erano distribuiti in base al
	  numero di laureati dell’ateneo (peso 35%), al numero di
	  dottori di ricerca dell’ateneo (peso 35%), al numero di
	  iscritti che arrivano da università straniere (peso 10%), al
	  numero di iscritti al dottorato che arrivano da altre
	  università italiane (peso 10%), e al numero di borse pagate
	  da enti esterni (peso 10%).]

COMMENTO: la cifra totale e’ praticamente la stessa (anzi, lievemente
aumentata), ma i criteri di distribuzione sono sensibilmente cambiati:
in particolare, scompaiono i criteri legati al numero di laureati e di
dottori, e al numero di borse esterne, sostituiti da una valutazione
della qualita’ della ricerca del collegio dei docenti del dottorato e
un incremento del peso dell’attrattività esterna. Quindi e’ prevedibile
una distribuzione piuttosto diversa rispetto al 2013. Inoltre per il
momento non si parla delle borse del fondo giovani per il dottorato,
che nel 2013 erano state distribuite a gennaio 2014 per un totale di
27.891.133 euro. 

	- 65.185.469 per il cosiddetto “fondo giovani” (d.l. 105/03,
	  convertito dalla l. 170/03), da ripartire secondo criteri
	  definiti in un futuro decreto, da utilizzare per il sostegno
	  alla mobilita’ internazionale degli studenti, contratti di
	  tutorato e didattica integrativa da assegnare a studenti, e
	  per l’incentivazione alle iscrizioni a corsi di studio in
	  aree di particole interesse nazionale e comunitario, incluse
	  attività del nuovo PLS 2014- 2016 [Nel 2013 non faceva parte
	  del FFO].

	- 42.611.580 euro per la quota 2014 riferita alla
	  programmazione dello sviluppo del sistema universitario
	  2013-2015, come previsto dall’art.5 del DM 827/13: sono i
	  fondi per il finanziamento delle azioni operate dagli atenei
	  in linea con gli obiettivi del suddetto DM. 
	- 3.452.825 euro “quale contributo alla Scuola di Ateneo per la
	  formazione europea Jean Monnet della Seconda Università di
	  Napoli”.


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